Da qualche tempo Google è nel mirino delle major cinematografiche e musicali perchè sarebbe colpevole di favorire la pirateria e la violazione del copyright. Anche il magnate delle telecomunicazioni Rupert Murdoch si è scagliato più volte contro Big G.
Qualche settimana fa in Francia sono stati attivati dei filtri alle ricerche di Google per oscurare le ricerche che includevano termini come Megaupload, torrent o altre keyword riconducibili alla pirateria ed alla violazione del copyright.
Per porre rimedio a queste contestazioni Google darà un giro di vite alle ricerche legate a siti di pirateria.
Si tratta di un'iniziativa di Big G che intende ridurre drasticamente la visualizzazione di link riconducibili a siti che potrebbero essere incriminati per pirateria.
Verranno implementati specifici filtri da aggiungere agli algoritmi di ricerca che impediranno la visualizzazione di link verso siti penalizzati per pirateria.
Un sito che riceverà notifiche per attività che violano il copyright verrà penalizzato e perderà posizioni nelle SERP di Google sino a venirne completamente eliminato.
A gioire della notizia sono solo le case discografiche, come la RIAA (Associazione americata dei discografici) che ha commentato
Oggi Google ha annunciato un cambiamento potenzialmente significativo nel proprio ranking di ricerca che può fare la differenza per i creatori: i siti soggetti ad un ampio numero di richieste di rimozione per violazione di copyright saranno classificati più in basso tra i risultati delle ricerche rispetto a prima. Questo comporterà un ranking migliore per i servizi musicali sotto licenza che pagano gli artisti e mettono a disposizione dei fan la musica che amano. Questo cambio è un passo importante nella giusta direzione – un passo che abbiamo chiesto urgentemente a Google ormai da tempo – e ci complimentiamo con il gruppo per questa iniziativa.