Il mondo dei "videogiochi", un mondo per cui ogni ragazzo, ma anzi, meglio dire "UOMO" (o Donna), nato nei '90 o su di lì è passato. Un mondo che ha appassionato con grandi titoli come Crash Bandicoot, Tomb Raider, Splinter cell, Prince of Persia, Ninja Gaiden, Halo, Call of Duty, Battlefield e tantissimi altri... tutti ottimi giochi alcuni divenuti veri e Propri "Idoli" e "Trilogie cinematografiche" per i giocatori, ora vanno sempre più svanendo e lasciando posto ai giochi multigiocatore Online.
Molte realtà di gioco per console e pc del passato, anche belle, ben curate nei dettagli, con ottimo Gameplay, ora appaiono poco attraenti, "ma Perchè?".
I motivi sono tantissimi e dei più disparati. Partiamo però dall'inizio:
I giochi console si sono sempre più evoluti nel tempo, a pari passo con l'aumento delle specifiche hardware e video dei dispositivi (console, pc, smatphone). Andiamo dai giochi "pixelati" come Mario Bros (nintendo), passiamo per un primo sconvolgimento del videogioco con grafica 3d migliorata come "Tomb Raider" con la playstation, ci evolviamo ulteriormente con la xbox con giochi come "call of duty" e "PGR", nel frattempo nascono la Gamecube e playstation 2, dopo altro tempo si ha una nuova rivoluzione delle console con la xbox360, Wii e Playstation 3, rivoluzione dal punto di vista del collegamento dei "Players" effettuato attraverso dei social network e server di gioco (xbox live, psn...) ed in tutto questo si ampliano gli orizzonti del "Gaming Online".
Inizialmente il gioco online prevedeva alti costi per il giocatore, il quale oltre a spese per una connessione internet buona, pagava in molti casi un abbonamento per il gioco online (molto diffusi per i gdr).
Dal 2004-2005 circa hanno fatto comparsa sul web molti giochi online principalmente "non a pagamento", i cosìddetti "free2play" (liberi di giocare) che essenzialmente si presentavano e si presentano come giochi che non richiedono spese o costi per giocare ma che andando avanti nel gioco è come se invogliassero il giocatore a comprare dei "beni virtuali", corazze, armi, esperienza, oggetti e così via.
Tra i Free2play con maggior successo ci sono stati Combat Arms e WarRock degli FPS (First Person Shooter) che per ben almeno 7 anni ed ancora adesso hanno buona fetta di mercato di giocatori online. Al contempo i giochi per console molto costosi hanno subito drastici cali nelle vendite, tramutatisi anche in chiusura di molte società di sviluppatori di giochi per console e pc. Questi cali in parte causati dalla pirateria, in parte dal fatto che nessuno vuole pagare per giocare ed a volte il costo molto alto non invoglia l'acquisto portando così il giocatore a scegliere il f2p.
Oggi a causa del calo vendite sono molte le grandi aziende che dal "Buy2play" stanno passando al "Free2play", parliamo di "Ubisoft" con "Ghost recon Online" ed altri titoli meno conosciuti, parliamo di "EA" (ElectronicArts) con "Battlefield play4free". Poi anche del fatto che l'ideologia del pagamento e le possibili vie di pagamento per i giochi ormai sono rivoluzionate, se prendiamo in considerazione che prima serviva un Gameboy per giocare a "Pokèmon" ora un comune smartphone può fare anche meglio e molti giochi sfruttano internet e la pubblicità, beh il giocatore inconsapevolmente fornisce un pagamento ma per lui in molti casi ciò non costituisce un problema.
Ora però c'è un altro aspetto che bisogna considerare... i giochi online sono di qualità?
Prima, molto tempo fa, forse si poteva dire che i giochi online fossero di scarsa qualità... ora tutt'altro. Prendiamo in considerazione "WarFace", ho avuto modo di testarlo ed è quasi al pari di battlefield 3, per grafica e gameplay ed in più è un free2play. E' anche e soprattutto per questo che i giochi per console perdono presa, i negozi di elettronica quasi non ne vendono più e quelli che ci sono, sono titoli "obsoleti", ma questo aspetto è anche dovuto all'acquisto online con download digitale.
Un altro duro colpo è stato dato anche dalla maggior presa dei giochi multiplayer, molti giochi giocatore singolo non esistono più, tutte le aziende contano sul "social" e sulla cooperazione/interazione tra giocatori, esempio lampante è TESO (The Elder Scroll Online) che è nato dopo tantissimo tempo da titoli come Tes: Oblivion, Tes: Morrowind e Skyrim, ma fin dall'inizio gli sviluppatori asserivano di non pensarci nemmeno ad un titolo del genere per il gioco Online... invece ora? bum, esce "TESO".
Tutto si muove sul denaro, molti titoli di successo sono stati tramutati in vere e proprie "distruzioni commerciali", Ninja Gaiden, Halo, Assassin's Creed, Prince of Persia.
Anche la crisi economica ha influito sull'uscita di sempre meno titoli di qualità o che si mostrano originali. L'originalità ormai va ricercata nei giochi "Indie", che primo fra tutti cito "Minecraft" un giochino che essenzialmente è nato dal nulla e che ora è una realtà milionaria di Gaming online ed OFFLINE!
Il videogioco era una vera e propria forma d'arte di trasmissioni di idee, conoscenze, sensazioni che solo una dimensione virtuale ricreata ad immagine e forma dei pensieri degli sviluppatori poteva dare, e se prima c'era una parte di marketing ed un po' di originalità, ora è solo marketing.
Una cosa importante per finire va detta, si è arrivati al punto che non si gioca più per divertirsi o svagarsi... ormai è una caccia al primeggiare in una community, al superare l'avversario e quasi si evita di giocare a volte per non stressarsi o in altri casi si è quasi obbligati psicologicamente a giocare per non perdere il proprio primato. Si è perso di vista l'obiettivo principale del videogioco che è quello di Rilassarsi, divertirsi in compagnia, imparare (si perchè si imparano tante cose dai videogiochi) e godere del gioco stesso. E diciamo anche che chi dice che un gioco violento porta ad essere violenti, è di sicuro qualcuno che non ha mai giocato a nulla.
Articolo scritto da Saluxjiras (saluxjiras.it)