Stamane l'Unione Europea ha sottoscritto l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), un accordo internazionale contro la contraffazione ed in difesa dei diritti intellettuali.
L'accordo, già sottoscritto da 40 paesi oggi ha trovato un nuovo alleato nell'UE. Con questo accordo si intende dare nuove armi ad ampio spettro per combattere non solo la contraffazione (di farmaci e vestiti) ma anche la pirateria di musica e film tramite il web.
Ma subito sono partite le proteste dei navigatori che vedono in questo atto solo uno strumento per imbavagliare l'informazione e la libertà di espressione che Internet rappresenta.
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Il giovane inglese Richard O'Dwyer, amministratore del sito TvShack.net rischia seriamente di essere estradato negli States per l'accusa di violazione massiva del diritto d'autore.
La decisione del giudice Quentin Purdy della corte d'Albione apre un precedente non di poco conto, infatti dagli USA dicono che è sufficiente che il sito sia del tipo .com o .net (entrambi gestiti da Verisign, in Virginia) perchè il reato sia da considerare sul suolo americano e quindi per richiedere l'estradizione del giovane O'Dwyer anche se in effetti l'attività del sito TvShack era ristretta al regno unito.
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Anonymous ha annunciato di immettere sulla rete l'erede di Megaupload (chiuso qualche giorno fa dall'FBI). Il nuovo sito di file sharing dovrebbe chiamarsi Anonyupload...
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A diffondere la notizia è stato Disqus, noto servizio che permette di commentare gli articoli in tantissimi siti e blog (tra i quali anche CNN, Time e Fox News) senza dover utilizzare sistemi propri.
A quanto pare gli utenti che si firmano utilizzando pseudonimi scrivono commenti quantitativamente e qualitativamente maggiori di quelli che usano la propria identità.
I dati sono stati estratti da un campione di 500.000 commenti, provenienti da vari siti, alloggiati su Disqus.
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Se per alcuni lo sciopero di Wikipedia di qualche giorno fa (leggi l'articolo: Wikipedia sciopera contro la legge bavaglio SOPA) è passato inosservato, il 23 gennaio si preannuncia come la giornata che resterà nella memoria di molti navigatori.
Si preannuncia infatti una serrata massiccia dei principati social network (Facebook, Twitter e Google+) che si preparano ad auto-oscurarsi, per protesta, il 23 gennaio prossimo.
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Una rappresaglia improvvisa, anticipata da un breve messaggio su Twitter, ecco la risposta degli hacktivisti di Anonymous alla chiusua di Megaupload e Megavideo ordinata dall'FBI.
A brevissima distanza dalla chiusura dei due noti siti di file sharing ad opera dell'FBI, il noto movimento di protesta ha attaccato e reso inaccessibili, per alcune ore, alcuni siti governativi e siti di alcune major americane coinvolte nella campagna per l'approvazione delle leggi, contro la pirateria informatica, SOPA e PIPA.
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Il più famoso sito di file sharing e di videostreaming è stato chiuso in seguito all'ordinanza dell' FBI e del Dipartimento di Giustizia americano e al relativo arresto del fondatore Kim Schmitz (che rischia 50 anni di carcere) e di altri tre soggetti.
Secondo l'FBI l'uso della maggiorparte dei file caricati sui server dai membri (e quindi scaricati), tra i quali film e musica, è illegale in quanto la maggior parte di essi sono protetti da diritti di copyright. Lo scopo del sito infatti era quello di permettere l'archiviazione e la condivisione di file troppo grandi per poter essere spediti via email. L'attività di MegaUpload e MegaVideo avrebbe causato un mancato profitto di circa 500 milioni di dollari ai detentori dei diritti di copyright e un guadagno illegale di oltre 175 milioni.
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È partita oggo negli USA Good to Know (Buono a sapersi) la più grande campagna di educazione dei consumatori, volta a rendere il Web più sicuro.
Quante volte avete parlato con utenti di internet che non conosco le minime norme per la sicurezza su internet? Persone che usano spesso, se non sempre, la stessa password (magari facile come il nome di una persona cara) per accedere alla posta, ai siti internet e magari anche al portale della propria banca. Gente che continua a pensare che i Coockie siano i biscotti in inglese. Bene questa campagna è proprio dedicata a loro.
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Anche Wikipedia si prepara alla protesta contro la legge bavaglio SOPA in discussione presso il Congresso USA.
La nuove legge a tutela del diritto d'autore, voluta dalle major a stelle e strisce, sta provocando una marea di dissensi, non solo tra gli utenti del Web ma anche i maggiori siti si stanno muovendo contro l'approvazione della legge bavaglio.
Oltre a Wikipedia anche Yahoo, Netscape, Google, Blogger, Twitter, PayPal, Mozilla, Flickr, YouTube ed eBay.
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La notizia arriva dagli USA, Bing supera Yahoo! nella speciale classifica dei motori di ricerca più usati.
La notizia è stata data da ComScore sulla base di dati raccolti dalla stessa azienda di statistiche americana.
A dicembre 2011 il motore di ricerca targato Microsoft è stato usato per 2,75 miliardi di ricerche contro le 2,65 miliardi di ricerche di Yhaoo!
In testa alla classifica c'è l'irragiungibile Google con oltre 12 miliardi di ricerche ed una quota di mercato del 65,9%, Bing 15,1% e Yhaoo! con il 14,5%.