La notizia ha del paradossale, le autorità statunitensi non avrebbero la facoltà giuridica di incriminare Megaupload per il reato di pirateria informatica e violazione del copyright.
A quanto riferito dal giudice Liam O 'Grady, il colosso del file sharing ha sede ad Hong Kong e la legge a stelle e strisce non prevede la possibilità di processare aziende con sede al di fuori dei confini USA.
La notizia si è diffusa nella giornata di ieri, lasciando basito anche il fondatore di Megaupload, Kim Dotcom, che anzichè essere felice della notizia ha sfogato tutta la sua rabbia verso il sistema giuridico americano.
L'FBI avrebbe provveduto alla chiusura di Megaupload senza avere l'autorità di farlo e probabilmente sapendo di non poterlo fare, la cosa ha scatenato la furia di Kim Dotcom Schmitz che ha rilasciato una dichiarazione al vetriolo
Il governo statunitense ha terminato Megaupload, Megavideo e altre 10 sussidiarie, compresa un'azienda chiamata N1 Limited che stava sviluppando una linea di abbigliamento. Hanno distrutto 220 posti di lavoro. Milioni di legittimi utenti di Megaupload non hanno accesso ai propri file.
Siamo già stati condannati a morte senza processo, e anche se saremo riconosciuti "non colpevoli" - cosa che accadrà - il danno non potrà mai essere riparato.La corruzione che arriva ai più alti livelli della politica e che serve gli interessi degli estremisti del copyright di Hollywood. Megaupload è diventata una pedina per la rielezione.
È solo questione di tempo prima che la verità sia svelata. Ci stiamo lavorando e stiamo facendo buoni progressi.
Ovviamente questa notizia sa di precedente, quindi i siti di file sharing sopravvissuti alla tempesta potranno tirare un sospiro di sollievo.