La nuvola inquina!
A denunciarlo è GreenPeace in un periodico dal nome How Clean is Your Cloud? (Quanto è pulita la tua nuvola?) in cui viene mostrato come molte grandissime aziende del comparto tecnologico utilizzino per la maggior parte energie non rinnovabili per alimentare i data center dei loro sistemi di cloud computing.
Tra le aziende coinvolte spiccano Apple, Amazon, Oracle e Twitter.
Fa pensare che «forme d'energia del 19esimo secolo per alimentare la nuvola del 21esimo».
I data center per il cloud computing consumano moltissima energia, molta della quale prodotta con combustibili fossili.
È un problema crescente. Se la nuvola fosse una nazione, arriverebbe dritta al quinto posto nel mondo per consumo d'elettricità. La domanda energetica globale arriverà a triplicare nell'anno 2020.
Secondo i dati diffusi da GreenPeace alla Apple andrebbe il primo posto per lo sfruttamento di energia da combustibili fossili, con il 55% del totale consumato dalla nuvola di Cupertino.
Ad Amazon invece il titolo di data center nucleare, con il 30% dell'energia consumata prodotta da centrali nucleari.
Nel periodico non manca l'indicazione delle aziende virtuose, come Dell e Google che utilizzano per i loro data center più del 60% di energia da fonti rinnovabili.
La denuncia di GreenPeace è correlata da tre video spot che in maniera ironica mostrano il cloud compunting di alcune grandi aziende alimentato a carbone da tre operai.