Sono ormai molto diffuse sugli smartphone le applicazioni per il riconoscimento di brani musicali. Tra queste ricordiamo Shazam e SoundHound. Per chi non lo sapesse, questa tipologia di software permette di riconoscere un qualsivoglia brano facendolo semplicemente ascoltare al proprio cellulare. Quante volte ci è capitato di trovarci in un locale pubblico, in un negozio, in autobus e imbatterci in una canzone interessante trasmessa via radio o via HiFi e desiderare in quel momento di conoscerne il titolo e, perchè no, l'artista? Ebbene un software del genere con un semplice click è in grado di ascoltare la musica di sottofondo per circa 30 secondi, analizzarla e tirare fuori tutti i dati relativi.
Ma come avviene questa magia?
Un software suddivide il campione musicale ascoltato in ulteriori sottocampioni associandoli a delle cosiddette “impronte digiali” (fingerprints). I fingerprints contengono informazioni “tecnicamente rilevanti” in cui vengono memorizzati dai range di picchi di frequenze in determinati istanti temporali del brano (misurati in secondi), i quali a loro volta vengono associati in una tabella hash ad un riferimento della canzone. I software come Shazam si connettono tramite Internet a delle proprie basi di dati in cui inoltrano le impronte digitali costruite a partire dal brano da ricercare con quelle memorizzate nei database. Se vengono individuate delle corrispondenze, il programma il brano individuato.