I più attenti ai processi evolutivi dei prodotti digitali ricorderanno forse quelli che erano i feedback “dei più” (ma anche di alcuni sedicenti esperti del ramo) quando si iniziò a parlare anche da noi di mobile banking, ovvero della possibilità di poter gestire il proprio conto corrente (e non solo quello) dal proprio telefonino.
C’era chi diceva che nel nostro Paese un servizio del genere non poteva sfondare, che gli italiani conservano ancora i soldi sotto il materasso e che quindi mai avrebbero “affidato” la gestione dei propri risparmi ad uno smartphone o ad un tablet.
A guardare però i dati di una recente indagine dell’ABI le cose sembrano essere andate decisamente in maniera diversa. In che misura?